giovedi 28 febbraio – guerra o pace: quale futuro per i Paesi Baschi?

L’arrivo al governo di Zapatero e del partito socialista aveva dato
ai Paesi Baschi una speranza di pace. si credeva nella possibilità di
una
inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, in cui il Partito
Popolare di Aznar aveva fatto di tutto per criminalizzare il popolo
basco, fino ad incolparlo della strage di madrid. infatti nel 2006 ETA
aveva dichiarato la tregua totale e i rappresentanti delle
organizzazioni politiche avevano accolto con entusiasmo l’inizio del
processo di pace.
tale illusione, però durò poco.
A negoziati ancora in corso il governo spagnolo attacca il movimento
indipendentista basco, arrestando d’un tratto più di 50 attivisti delle
organizzazioni sociali e politiche. durante l’anno passato furono
proibite oltre 25 manifestazioni, 200 militanti furono processati per
fatti anteriori alla tregua, e circa 500 persone vennero denunciate per
propaganda.
Dopo la rottura dei negoziati di pace il numero dei prigionieri politici baschi è aumentato di 120 persone.
Contemporaneamente qualsiasi formazione politica come la federazione
giovanile o il sindacato dei lavorato, viene puntualmente messa fuori
legge. la tortura e la violenza nei commissariati di polizia e nelle
carceri è purtoppo all’ ordine del giorno…

Giovedì 28 febbraio ospiteremo Julen Arzuaga, responsabile di
BHATOKIA, osservatorio per i diritti unani del popolo basco, che ci
aggiornerà sulla attuale situazione

c.s.a. Pacì Paciana con Euskadi nel cuore

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